Vite e vitigni: una piccola storia

da | Nov 26, 2021 | I Vitigni | 0 commenti

Cos’è un vitigno? = è una varietà di uva – rappresenta una particolare varietà di vite, generalmente utilizzata per la produzione di vino.

I vitigni rappresentano il primo modo di classificare un vino, dal momento che individuano l’uva utilizzata per la sua produzione.

La vite è un genere di piante arbustive della famiglia delle Vitacee, anticamente chiamata Ampelidacee, di cui si conoscono diverse specie, tra le quali la Vitis Vinifera “vite europea” utilizzata per la produzione di vino.

Le varietà sono più di 10.000 ma, oltre 6000 sono adatte alla vinificazione le cui origini risalgono a circa 45 milioni di anni fa.

Mentre – Vitis la Brusca, Vitis Rupestris, Vitis Riparia e Vitis Berlandieri sono invece conosciute come  “viti americane”. Queste non sono ammesse in Europa per la vinificazione a differenza da quanto accade nel nord America; sono state inserite nel vecchio continente per impiegarle come portainnesto della “vite europea” in quanto il loro apparato è resistente alla Fillossera.

Le diverse varietà di vite sono a loro volta legate ad un territorio, e per il loro sviluppo è stato spesso determinante il contributo dell’uomo.

L’uomo nel corso dei secoli è stato capace di addomesticare le varietà di uva selvatica che riteneva adattarsi meglio al suolo e al clima, realizzando incroci di varietà diverse per ottenere una migliore resistenza e resa.

la vite la descrizione  disegno

In Asia Minore in una regione conosciuta come Transcaucasia, iniziò la storia della vite, tra il mar Nero e il Mar Caspio che comprende una porzione asiatica della Turchia, la Georgia, l’Armenia e l’Azerbaijan. Gli studiosi in quest’aria hanno trovato le prime viti addomesticate dall’ uomo. Sono stati trovati reperti archeologici come vinaccioli e anfore la cui analisi ha dimostrato contenessero succo d’uva fermentato.

La diffusione della viticultura poi si è diffusa verso la Grecia, i Balcani, l’Italia e proseguendo grazie prima ai Fenici poi ai Romani verso l’Europa centrale e della penisola Iberica.

Il primo centro di domesticazione della vite si è individuato tra 3000/ 2000 a.c. nel Caucasica dove presero piede anche le prime pratiche di potatura.

In Egitto i reperti datano il 3000 a.c. mentre in Grecia 2000 a.c. La vite si diffuse dal Medio Oriente all’erea del Pelopponneso e dell’Attica. L’epoca della civiltà Egee ma soprattutto quella Micenea e Minoica, si colloca a cavallo tra il terzo e il secondo millennio a.c.

Nel Mediterraneo centrale si individua e si colloca il secondo centro di domesticazione della vite, dove fa seguito la diffusione della vite nelle aree meridionali della penisola Italica, la cosiddetta Magna Grecia. I reperti più antichi trovati in Italia sono datati 900 a.c. dove la vite giunse grazie ai Fenici. Sembra siano arrivati a portarla lungo tutte le coste del Mediterraneo, dal sud della Francia alla Spagna e al Magreb.

La diffusione della vite lungo la penisola Italica avvenne ad opera degli Etruschi e poi dei Romani. I Romani portarono avanti le tradizioni, la diffusione delle viti, le delle tecniche di coltivazione e la vinificazione, derivate direttamente dagli Etruschi.

descrizione uva vite
descrizione foglia vite

Fillossera

La Fillossera è un afide di origine americana ed è molto pericolosa per i vigneti. Si è diffuso in Europa a partire dalla metà del secolo scorso. La puntura della Fillossera danneggia le viti provocando borse nodose sulle radici e borse rugose sulle foglie , rendendo la superficie irregolare con conseguente  riduzione della capacità assorbente . Dentro queste borse la Fillossera depone le uova.

fillossera disegno con la vite

Nel caso delle viti americane il danno interessa soprattutto le foglie, mentre le radici sono meno sensibili.

Nelle viti europee vengono intaccate le radici mentre le foglie non reagiscono alle puntura, per cui il danno è più rilevante per la pianta, che non è più in grado di assorbire risorse attraverso l’apparato radicale.

Per combattere la Fillossera il metodo più efficace che si è dimostrato, è quello che innesta viti europee su portainnesto di viti americane. Il risultato è un vigneto che unisce le capacità di resistenza all’insetto delle radici della vite americana e delle foglie delle vite europea.

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